Marco Mengoni lancia il tour Live in Europe 2025 con due date sold-out a Torino
Le luci si spegneranno e poi si accenderanno di nuovo su Inalpi Arena il 8 e 9 ottobre 2025, quando Marco Mengoni aprirà ufficialmente il suo tour Live in Europe 2025Torino con due concerti esauriti in anticipo. Non è un semplice ritorno sul palco: è un viaggio attraverso 15 anni di musica, emozioni e cambiamenti, racchiusi in 26 brani che vanno da "Ti ho voluto bene veramente" a "Io ti aspetto". E il pubblico lo sa: già quattro date a Milano, tre a Firenze e tre a Eboli sono vendute. La gente non vuole solo ascoltare, vuole vivere.
Il setlist completo: un viaggio cronologico tra emozioni e rituali
Il setlist per le due serate torinesi è stato rivelato da Team World e confermato da Guida Torino, con una piccola ma significativa differenza tra il 8 e il 9 ottobre. Il primo concerto include 26 brani, tra cui classici come "Guerriero", "Sai che" e "La valle dei re", ma anche sorprese come "Black hole sun" dei Soundgarden, un omaggio inaspettato che ha fatto esplodere i social. Il secondo concerto aggiunge "Pronto a correre" e "Esseri umani" — due brani che Mengoni ha reso emblematici nel suo percorso artistico, e che in questo contesto assumono un valore quasi autobiografico.La struttura del concerto non è casuale: è un dramma musicale in sei atti, come un’antica tragedia greca. Prologo, Parodo, Episodi, Stasimi, Esodo e Catarsi — lo ha spiegato Fanpage.it — sono i momenti in cui il pubblico viene guidato da una tensione crescente fino al rilascio finale. E quel rilascio? È "Io ti aspetto", l’ultimo brano, cantato in silenzio da migliaia di voci che non hanno bisogno di microfoni. È un momento che non si può comprare, non si può replicare. È sacro.
Dalle stadi alle arene: il passaggio da un’estate di folla a un autunno di intimità
L’estate 2025 ha visto Mengoni riempire stadi come lo Stadio Olimpico Grande Torino il 9 luglio, con un setlist più rock, più spettacolare: "Incenso", "Mandare tutto all’aria", "Pazza musica" — brani che urlano, che coinvolgono la folla. Ma ora, dentro l’Inalpi Arena, è tutto diverso. Qui non c’è spazio per il rumore, solo per l’emozione. Qui ogni nota è un respiro, ogni silenzio un’attesa. È il passaggio dall’epico all’intimo, dal collettivo al personale. Ecco perché i biglietti sono andati via in 47 minuti.Questo cambio di scenario non è un caso. È la logica naturale di un artista che, dopo aver cantato a 60.000 persone, vuole parlare a ciascuno di loro. Il tour si ispira alla trilogia "Materia" — album che hanno segnato la maturità artistica di Mengoni — ma abbraccia anche brani degli esordi, come "Non me ne accorgo" del 2010. È un omaggio al tempo, alla crescita, alla fedeltà dei fan.
Le date successive: da Milano a Madrid, un’Europa in attesa
Dopo Torino, il tour si sposta in un percorso che sembra un viaggio attraverso l’anima dell’Italia e poi oltre. Il 12, 13, 15 e 17 ottobre, Unipol Forum di Assago (Milano) sarà invasa da una folla che ha già prenotato i biglietti mesi fa. Poi Pesaro, Firenze, Eboli, e infine Roma, al Palazzo dello Sport, dove Mengoni ha debuttato nel 2009. E poi? La traiettoria si allunga: Zurigo, Bruxelles, Parigi, Madrid. Non è più un tour italiano. È un evento europeo.La richiesta è tale che i promoter stanno valutando l’aggiunta di date extra. Fonti vicine alla produzione confermano che sono già in corso trattative per due serate aggiuntive a Bologna e Napoli, ma nulla è ufficiale. Quello che è certo è che il pubblico non si accontenta: vuole di più, vuole ancora.
Il bus per i fan: un’idea semplice che unisce
Per chi non vive a Torino, il problema non è solo il biglietto, ma il viaggio. E qui entra in gioco un’idea geniale: Eventi in Bus. Un servizio che trasforma il trasporto in un’esperienza collettiva. "Non dovrai spendere soldi per benzina, parcheggio, autostrada e hotel" — dicono gli organizzatori. Ma la vera magia è un’altra: "Viaggiare con i fan". Un pullman pieno di persone che cantano le stesse canzoni, che conoscono gli stessi testi, che aspettano la stessa emozione. È un viaggio che inizia prima del concerto, e finisce quando l’ultima nota svanisce.Con il codice promozionale "TEAM-W", i biglietti del bus costano meno di un biglietto del treno. E per molti, è l’unica possibilità di partecipare. Perché quando un artista come Mengoni ti fa sentire che la tua storia è parte della sua, non puoi permetterti di restare a casa.
Perché questo tour conta davvero
Non è solo musica. È un momento di riconnessione. Dopo anni di pandemie, isolamenti, ritmi frenetici, questo tour è un ritorno all’essenziale: una voce, un palco, migliaia di persone che cantano insieme. Mengoni non ha bisogno di effetti speciali. Ha bisogno di silenzi. Di pause. Di sguardi. E il pubblico, che ha seguito ogni album, ogni cambio di stile, ogni silenzio, lo sa.La sua voce non è perfetta. È umana. E in un mondo che cerca la perfezione, quella imperfezione è l’unica cosa che conta.
Frequently Asked Questions
Perché il setlist di Torino è diverso da quello dello stadio dell’estate?
Il tour estivo era pensato per gli stadi: brani più energici, ritmi più marcati, adatti a folti pubblici all’aperto. Il tour "Live in Europe 2025" è un’esperienza intima, pensata per le arene. Qui si ascolta, si sente, si vive. Per questo sono stati inseriti brani più lenti e profondi, come "Essenziale" o "La casa azul", che non avrebbero avuto lo stesso impatto in uno stadio. È un cambiamento di prospettiva, non di repertorio.
Come mai le date di Milano, Firenze e Eboli sono già esaurite?
Le quattro date milanesi e le tre fiorentine sono state messe in vendita il 15 ottobre 2024, e in meno di 72 ore hanno raggiunto il sold out. A Eboli, le tre date sono state vendute in 47 minuti. La domanda è esplosa perché i fan hanno capito che questo non è un semplice tour, ma un evento culturale. Mengoni ha costruito una narrazione complessa, con una struttura teatrale, e il pubblico vuole viverla dal vivo. Non si tratta di un concerto: è un rito collettivo.
Qual è il significato della struttura "Prologo, Parodo, Episodi, Stasimi, Esodo e Catarsi"?
Sono i momenti classici della tragedia greca, usati da Mengoni per dare un arco narrativo al concerto. Il "Prologo" introduce il tema, il "Parodo" è l’ingresso della folla, gli "Episodi" sono i momenti di tensione, i "Stasimi" i canti collettivi, l’"Esodo" il declino e la "Catarsi" la liberazione finale. La scelta non è casuale: vuole far sentire il pubblico parte di un’opera d’arte vivente, non solo spettatore. È teatro, ma è anche psicologia collettiva.
Perché "Black hole sun" è nel setlist?
"Black hole sun" dei Soundgarden è un omaggio a un’epoca in cui Mengoni ascoltava rock alternativo, prima di diventare un idolo pop. È un brano che rappresenta la sua apertura a influenze diverse, e il suo desiderio di rompere gli schemi. In un contesto così personale, quel brano diventa un momento di libertà: un’esplosione di caos musicale prima del ritorno alla calma di "Io ti aspetto". È il punto più audace del concerto.
Cosa cambia tra il concerto del 8 e quello del 9 ottobre a Torino?
Il 9 ottobre vengono aggiunti "Pronto a correre" e "Esseri umani" — due brani che rappresentano la maturità emotiva di Mengoni. "Pronto a correre" è il suo inno alla rinascita, "Esseri umani" un manifesto contro l’indifferenza. Inserirli il secondo giorno è un gesto intenzionale: vuole dire che il concerto non è un evento ripetuto, ma un percorso che evolve. Chi va solo al primo spettacolo perde un pezzo importante della storia.
Perché il tour include date in Europa e non solo in Italia?
Perché il successo di Mengoni non si ferma ai confini italiani. Ha una base di fan forte in Svizzera, Belgio e Francia, soprattutto tra chi ha seguito la sua carriera fin dagli anni Duemila. Le date a Zurigo e Parigi non sono un’espansione commerciale, ma un riconoscimento: la sua musica parla di emozioni universali. E in un’Europa sempre più divisa, un concerto dove migliaia di persone cantano insieme "Io ti aspetto" è un atto di unità silenziosa.